La torta della nonna by Momo

Luglio 16, 2012 0 Di Momo

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Erano mesi che volevo provare a farla, e la passata domenica è arrivata la giusta occasione. In casa tutti gli ingredienti, e la piccola Avril a dormire pacifica nel suo lettino. E allora eccovi procedimento e ricetta della Torta della nonna, un grande classico che non tramonta mai. 
La ricetta che troverete qui sotto è un insieme di 3 ricette: la frolla è stata fatta seguendo ingredienti e procedimento della frolla della Moma. La fragranza e il sapore del suo composto sono ormai consolidati e famosi in tutta la valle (la fanno anche nei B&B della zona!). La crema pasticcera è stata fatta seguendo la ricetta presente su un libro professionale tutto dedicato ai tiramisù che ho acquistato tempo fa. Il procedimento finale e i tempi di cottura (attenzione, grandi variazioni tra un forno e l’altro!) sono quelli suggeriti da Giallo Zafferano, una mezza istituzione nell’ambito culinario sul web. Eccovi la ricetta, accompagnata da alcune foto. 

Partiamo con la frolla.
Ingredienti:
120 gr. di zucchero
300 gr. di farina
150 gr. di burro
2 tuorli +un uovo intero
1 buccia di limone
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di lievito per dolci

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Versate la farina sulla spianatoia, tagliate il burro a cubetti ed amalgamate il tutto con la punta delle dita fino a formare un composto sbriciolato. Formate una fontana con il composto ricavando un incavo al centro. Aggiungete lo zucchero, l’uovo, i tuorli, il sale, la cannella e la scorza di limone grattuggiata. Dopo aver amalgamato il tutto unite il lievito in polvere setacciato. Lavorate bene l’impasto e formate una palla che sarà avvolta nella pellicola e fatta riposare in frigorifero per circa un’ora.

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Ora occupiamoci della crema pasticcera.

Ingredienti:
400 gr. di latte intero fresco
100 gr. di panna liquida
150 gr. di tuorli
150 gr. di zucchero semolato
20 gr. di amido di mais
18 gr. di amido di riso
1 bacello di vaniglia

Portate a bollore il latte, la panna e i semi di vaniglia (per estrarli, sezionare il bacello di vaniglia per il lungo, aprirlo e premere strisciando per tutta la lunghezza del bacello, fino ad estrarre i piccoli semetti neri) in una pentola abbastanza capiente per contenere anche gli altri ingredienti (zucchero, amidi e uova). 

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Nel frattempo montate nella planetaria con frusta i tuorli e lo zucchero, fino ad ottenere una consistenza spumosa.

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Poi incorporate gli amidi sempre montando. Versate il composto sopra il latte bollente, amalgamate bene il tutto con la frusta. 

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Togliere dal fuoco appena vedete dei bollori vulcanici che salgono in superficie e dopo qualche minuto versate la crema su una teglia per farla raffreddare, avendo l’accortezza di coprirla con una pellicola per alimenti a contatto con la crema, altrimenti farà crosticine che non vogliamo. 

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E’ arrivato il momento di estrarre la frolla dal frigo e di iniziare a costruire la torta vera e propria. Seguite il procedimento indicato nella pagina di Giallo zafferano, fino ad ottenere un risultato simile a quello che vedete nella foto qui sotto. La tortiera dovrebbe essere all’incirca di 24-26 cm di diametro. Ricordatevi di imburrare molto bene tutta la superficie!

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Io consiglio di non esagerare con lo spessore della crema pasticcera. Una cosa giusta. Coprite il tutto con l’ultimo strato di frolla e bucherellate la superficie. 

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Cospargete la superficie della torta con del latte e guarnite con gli immancabili pinoli. Così resteranno attaccati alla frolla. 
 
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Cuocete in forno a 180° per circa 25 minuti. Giallo Zafferano dice 45 minuti. Con quei tempi io avrei trovato un carboncino nero al posto della torta. E’ probabile che i forni siano molti diversi l’uno dall’altro. La regola allora è osservare la torta. Deve diventare come nella foto qui sotto. Dorata. 
 
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Spolverate con lo zucchero a velo e mettere in frigo. Questa torta va servita fredda, non calda. E’ solo così che si apprezzeranno gli aromi contenuti. Anche la conservazione dev’essere fatta in frigo. Ricordatevi che c’è la crema pasticcera all’interno. 
 
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Il sapore di questa torta, non è proprio quello che ho gustato negli Autogrill, con quel deciso sapore di limone e pinoli che sovrastano il resto. Questa versione è più casereccia, la frolla è buonissima e la crema pasticcera è delicata e gustosa, non certo quelle creme pasticcere che sanno tantissimo di industriale, o di limone e basta. Fidatevi: questa è una crema super buona. Buone scorpacciate a tutti! Qui ne è già sparita la metà!
 
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