Due giorni a Milano (1)
Ho organizzato questa due giorni circa 4 mesi fa, iniziando con l’acquistare due posti in prima fila per l’ultimo spettacolo teatrale di Aldo, Giovanni e Giacomo. Una volta fatto il primo passo, ho cercato un albergo bello e romantico ma non troppo in centro. Poi ho affinato la breve vacanza con cena e pranzo in particolari ristoranti e giro per lo shopping nei negozi che più piacciono alla Moma. Tutto questo, racchiuso nelle foto che sto per farvi vedere.
Ecco la stanza dell’albergo che ho scelto. Si tratta del Grand Hotel Villa Torretta, che è proprio alle porte di Milano e a soli due km dal Teatro degli Arcimboldi dove era previsto lo spettacolo.
Questo è l’albergo visto da fuori.
I vantaggi della mia scelta erano: zero problemi con parcheggio o ZTL, tranquillità assoluta, vicinanza col centro di Milano (a soli 20 minuti), sfarzo ed eleganza ad un prezzo accessibile. Guardate la sala delle colazioni.
Queste erano altre sale meeting ecc…
Il bel porticato interno.
Dopo aver preso possesso della camera, ci siamo fiondati in centro utilizzando la nuovissima Metro n. 5 appena inaugurata (20 giorni circa). Ecco la stazione di Bignami nuova di pacca.
La grande novità che ho trovato rispetto alle altre linee del metrò milanese, è una barriera vetrata che divide i passeggeri dalle rotaie. Immagino sia per la sicurezza, Nessuno si butterà o verrà spinto nei binari provocando il blocco della circolazione, oltre che tragedie evitabili.
I treni sono senza conducente (ma c’è un addetto ATM su ogni treno), molto luminosi e con ampie vetrate. Fa un certo effetto mettersi in testa al treno e guardare dalla grande vetrata verso l’esterno. Sembra di guidare personalmente il metrò.
Sbarcati in Duomo ci imbattiamo subito in una troupè che fotografa e riprende una tizia sopra una macchina d’epoca italiana.
Ma il mio sguardo è attirato dalla stupenda facciata del Duomo.
Ogni volta che lo vedo dopo tanto tempo, è un tuffo al cuore. La mia milanesità e le mie origini, saltano prepotentemente fuori.
Peccato per gli eterni lavori che incastellano qua e là il Duomo ogni volta.
Dopo aver rimirato la piazza, siamo andati subito a mangiare un panzerotto da Luini. Immancabile ogni volta che ritorno alla mia amata Milano. Naturalmente c’era la coda, ma è stato tutto molto veloce: 5 minuti ed avevo in mano il mio panzerotto Luini bello fumante.
Comunque è incredibile che questa panetteria sia esplosa in questo modo grazie ad un unico prodotto che praticamente ogni turista che arriva a Milano vuole assaggiare. Questa volta ci ho trovato pure un ragazzo di colore che faceva la security alle code. La security in panetteria!!!!
Finito il pranzo, veloce capatina in Galleria.
Ho fotografato il nuovo negozio di Prada, quello che è sorto al posto del McDonald. Il negozio non è ancora stato aperto. Qui, si era detto, doveva arrivare l’Applestore di Milano, quello che ancora manca e di cui non si parla più.
Mi chiedo che bisogno ci fosse di aprire un altro punto Prada, quando di fronte ci sono già 5 vetrine della stessa azienda!
Ecco i soliti turisti che schicciano le palle del toro con i loro tacchi, rovinando ogni volta tutto il mosaico.
Il primo posto che abbiamo visitato è stato Ricordi mediastore. Mega negozio sotterraneo, strapieno di musica, DVD, libri e altro.
Veloce sguardo alla Scala…
E poi via, verso Abercrombie, l’unico punto vendita in Italia. Per arrivarci, passiamo davanti alla scultura del Pomodoro.
Non ero mai stato in questo negozio e devo dire che sono rimasto sorpreso, a partire dall’esterno, molto molto sobrio, anche fin troppo direi.
Questa sembra l’entrata di una banca, piuttosto che dell’unico negozio della marca che fa impazzire i giovani d’oggi. Unica targa visibile dall’esterno, questa.
All’interno, ambienti sfarzosi, scuri ampissimi. Bello, bello e ancora bello. Peccato non si potesse fotografare. Avrei voluto farvi vedere la stanza delle camicie con il mega trofeo dell’Alce al centro del bancone. Oppure la fila di jeans e felpe, tutte perfettamente ordinate. E invece, vi dovrete accontentare di quest’unica immagine dove si vede il modello di turno con pettorale glabro e scolpito, accogliere le donzelle adoranti.
A presto per la seconda parte del racconto!